Dal paganesimo al Cristianesimo
Un culto religioso dalle origini pagane, una lunga tradizione di fede e speranza che non ha mai scalfito la devozione di un popolo alla Madonna che offriva loro protezione e riparo. Il Santuario della Madonna del Granato, la Madonna che ha in braccio il bambin Gesù e nella mano destra un melograno, che nella simbologia cristiana rappresenta l’unità nelle fede tra popoli e culture diverse, la fecondità e l’abbondanza. La rappresentazione della Madonna è un esempio proficuo della continuità tra culto greco e culto cristiano. La statua della Vergine somiglia molto alle statuette di Hera ritrovate nei santuari di Paestum. Entrambe sono sedute su un trono e mostrano il melograno simbolo di fertilità.
Ma non è questa l’unica analogia. Molti studiosi ritengono, infatti, che dove oggi sorge il santuario anticamente ci fosse un tempio dedicato alla dea Hera, protettrice dei matrimoni e della fecondità.
Un po’ di storia
La storia del santuario risale al X sec. d.C, quando per sfuggire alla violenza dei saraceni che venivano dal mare a saccheggiare e depredare, gli abitanti di Paestum decisero di ritirarsi sui monti e costruire una basilica alla Madonna del Melograno. Il Santuario affrontò poi la furia di Federico II e le guerre mondiali, e gli abitanti della zona facevano voti alla Madonna per ottenere aiuto e protezione. Dal X sec. ad oggi il culto e la devozione alla Madonna è rimasto intatto.
La devozione popolare
“O Madonna ca staie a lu tronu
Damme la mano ca voglio saglì
So’ venuto cu sti cumpagni
Apri le porte e fange trasì…”
Con strofe simili a questa, ancora oggi nella notte tra il1 4 e il 15 Agosto, tantissimi pellegrini, provenienti non solo dalle borgate di Capaccio, ma anche da posti più lontani, salgono a piedi fino al Santuario che domina il paesaggio sul promontorio del Monte Calpazio, per prendere parte alle celebrazioni in onore della Madonna e ai festeggiamenti che durano tutto il giorno fino a sera. Dal 1991 il Santuario è affidato alle cure di un religioso carmelitano che in questo luogo vive un’esperienza eremitica secondo l’antica osservanza.
Il Santuario si trova a circa 15 minuti dal Camping Village Athena. Perché visitarlo?
Innanzi tutto per il panorama mozzafiato che offre ai suoi visitatori: un paesaggio che abbraccia tutta la valle del Sele e si disperde nell’infinito dell’orizzonte del mare, come la Madonna che dall’alto abbraccia e veglia i suoi figli; un spettacolo che fa bene agli occhi e al cuore e che apre alla spiritualità che regna sovrana in questo luogo.
Da qui non è difficile avere la possibilità di assistere alle evoluzioni di chi sfrutta le correnti ascensionali per fare parapendio. Il Santuario ha una struttura architettonica esterna piuttosto semplice ma all’interno non mancano pregevoli affreschi, un bellissimo pulpito marmoreo e un’urna di marmo in cui furono poste le reliquie di S. Matteo che oggi sono conservate nel duomo di Salerno. La statua lignea della Madonna è una copia di quella originale che purtroppo andò distrutta in un incendio del 1918.
Entrati in Chiesa, vi accoglierà una particolarità che vi avvolgerà nel suo significato spirituale. La chiesa è infatti suddivisa in 3 navate in pendenza, quasi a ricordare il cammino in salita che i fedeli compiono non solo verso il santuario ma verso Dio e il Paradiso.