Il focus che non ti aspettavi sul più prelibato prodotto campano
Mozzarella di bufala: dal Medio Evo ad oggi
I primi documenti relativi al celebre prodotto caseare risalgono al Medio Evo e si collocano a Capua: nel monastero di San Lorenzo vigeva l’usanza, tra i monaci, di offrire ai pellegrini che partecipavano alla loro processione del formaggio di latte di bufala, conosciuto col nome di mozza o provata.
È intorno al 1300 che i prodotti bufalini compaiono sui mercati di Capua, Aversa e, più in generale, nel salernitano, ma si parlerà di mozzarella solo nel 1570, col cuoco Bartolomeo Scappi, quando scrisse il suo libro di cucina. Inizia così un vero e proprio processo di industrializzazione della mozzarella di bufala che porta all’istituzione del primo registro bufalino nel 1700. L’industria della mozzarella di bufala si afferma definitivamente con l’insediamento della dinastia borbonica, i cui membri apprezzavano così tanto il prodotto bufalino, al punto da istituire i primi caseifici ante litteram, molto diversi dal concetto odierno di caseificio.
Con la costruzione delle ferrovie, il commercio delle mozzarelle riceve un’enorme spinta, facendo acquisire notevole popolarità alla mozzarella anche fuori dal territorio campano: fino al 1942, la mozzarella, che è un formaggio a pasta filata, era considerata tale solo se prodotta con latte di bufala; nasce così la distinzione tra mozzarella e fior di latte, ovvero la mozzarella fatta con latte vaccino.
Ad oggi, la mozzarella di bufala può essere prodotta in tutta Italia: per tutelare la qualità della mozzarella di bufala campana, nel 1981 viene fondato il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana. Nel 1996, le è stata conferita la Denominazione di Origine Protetta.
La leggenda della mozzarella di bufala
Ogni prodotto dal sapore leggendario che si rispetti non può non avere una leggenda!
Ebbene sì, il pregiato prodotto campano ha anche una leggenda. Scopriamola insieme.
Protagonista è la ninfa Baptì-Palìa, ninfa etrusca e regina della paludi della piana del Sele. Il suo compito era quello di custodire il segreto della mozzata di Bufala, cibo preferito degli dei. All’alba di ogni mattino, la ninfa mungeva tutte le bufale presenti nella zona per poi filarne la cagliata fino a ottenere un impasto morbido ed elastico e mozzarne i pezzi. I pezzi mozzati venivano posti in adornati cesti di vimini e offerti agli dei.
Un giorno, innamoratasi di Tusciano, giovane contadino della piana, decise di svelargli il segreto della mozzata, ma il giovane lo rivelò a tutti gli altri contadini, che presero a produrre la mozzata.
Gli dei, adirati, decisero di punirli trasformando Baptì-Palìa in terreno, l’odierna Battipaglia, e Tusciano in fiume, lo stesso che oggi abbraccia il terreno di Battipaglia.
Ancora oggi i contadini della piana del Sele mungono le loro bufale all’alba e sono gli unici a conoscere il segreto per la mozzarella di bufala di Battipaglia e dintorni.
Zizzona di Battipaglia in breve
Ovunque è nota la gigante mozzarella prodotta a Battipaglia, la Zizzona, che per forma e dimensioni ricorda un seno femminile abbondante.
Della Zizzona esistono anche diverse varianti:
- Zizzona affumicata
- La figliata, una zizzona ripiena di panna e ciliegine (mozzarelle di piccole dimensioni)
- Zizzona ripiena, generalmente farcita con parmigiana di melanzane ma anche con gnocchi alla sorrentina
Una curiosa “variante” della zizzona è il pandoro di bufala: una grande mozzarella a forma di pandoro… ed esiste anche in versione affumicata!
Ad oggi, la tanto amata Zizzona ha anche una rivale: la Mammellona di Eboli! Riuscirà la Mammellona a farsi strada nel cuore delle persone e a ritagliarsi il suo spazio nel Pantheon delle eccellenze locali? Chi vivrà… vedrà!
Mozzarella di bufala: le proprietà benefiche
Sapevi che il consumo di mozzarella di bufala ha delle proprietà benefiche?
La mozzarella di bufala DOP è costantemente oggetto di studio per quanto riguarda le sue proprietà nutrizionali.
Ti riportiamo i benefici riscontrati:
- Grande apporto di sali minerali (calcio, fosforo e ferro) la rendono ideale per le donne in menopausa
- Nel corso della digestione sono rilasciati frammenti di proteine che proteggono le cellule intestinali, rendendola quindi più efficace dei vari farmaci contro le infiammazioni intestinali
- Grazie alla presenza delle molecole naturali nella produzione di latte e derivati, è ridotto il rischio di cancro del colon retto
Ti consigliamo di mangiare mozzarella di bufala non più di due volte a settimana, in modo da seguire una dieta varia.
Celebrare la mozzarella di bufala in Cilento
Non si possono non celebrare le proprie tradizioni, culinarie e non, e i cilentani questo lo sanno bene: solo alla mozzarella di bufala sono dedicate diverse sagre e degustazioni. A causa della pandemia, purtroppo, non garantiamo l’effettiva celebrazione di queste feste.
Festa solidale del sorriso Sapori di Bufala: festa a tema solidarietà che si tiene a Battipaglia; è organizzata dall’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli Onlus.
Festa della Zizzona di Battipaglia: festa che si tiene ad agosto a Battipaglia; è organizzata dalla Pro Loco ‘A Castelluccia, dal caseificio La Fattoria e da Radio Castelluccio ed è patrocinata dal Comune di Battipaglia.
Le strade della Mozzarella: trattasi di un evento internazionale, che si tiene a Paestum nel mese di ottobre, in cui la mozzarella è affiancata da altre eccellenze gastronomiche popolari, il tutto affidato a grandi chef di fama mondiale.